Michel Faber

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Vocedelsilenzio
view post Posted on 22/6/2009, 18:28




Dopo aver letto che l'amico Brennan Herbie ha compe scrittore preferito questi Signor Michel Faber, mi è venuta voglia di farci un post.

Dalla cara vecchia Wikipedia:
CITAZIONE
Michel Faber (L'Aia, 13 aprile 1960) è uno scrittore olandese.

Nato nei Paesi Bassi, nel 1967 la sua famiglia si trasferì in Australia, dove visse fino al 1992, quando si trasferì in Scozia. Qui attualmente vive con la moglie Eva in una vecchia stazione ferroviaria vittoriana.

Faber ha debuttato letterariamente con una raccolta di racconti, vincitori di numerosi premi, chiamata Some Rain Must Fall, pubblicata nel 1999. Il suo primo romanzo, Sotto la pelle (2000) è stato un successo internazionale. Nel 2002, dopo una gestazione durata 21 anni, è uscito Il petalo cremisi e il bianco, la storia postmoderna e dickensiana di una prostituta nella Londra Vittoriana. Il libro è diventato un bestseller internazionale. I suoi libri sono pubblicati in Italia da Einaudi e Rizzoli.

Io ritengo questo autore GRANDIOSO. Ha uno stile perfetto, una scrittura magistrale, un'inventiva davvero degna di nota con schizzi di pazzia. Ogni suo libro è diverso dal precedente, talmente tanto da non sembrare scritto dalla stessa persona. Vorrei davvero molto essere come lui, perché non ha problemi a passare da un genere ad un altro e con poche parole, vedasi i racconti delle sue antologie, sa dire davvero molto.

Di seguito una recensione di IBS (non di un utente, proprio di IBS) de Il petalo cremisi e il bianco, quello che davvero è il suo capolavoro:

CITAZIONE
Uscito nel 2002 in Inghilterra e divenuto subito un best seller, Il petalo cremisi e bianco, ora tradotto in 22 paesi, ha ricevuto ovunque un’accoglienza straordinaria di critica e di pubblico, rivelandosi un caso letterario e, nel mondo anglosassone, un vero e proprio fenomeno di costume che ha suscitato un rinnovato interesse per l’epoca vittoriana.
Attraverso il racconto delle traversie della giovane prostituta Sugar, Michel Faber fa rivivere i bassifondi e gli eleganti salotti della Londra dell’Ottocento. All’inizio del libro, lo scrittore, rivolgendosi direttamente al lettore, lo chiama a seguirlo lungo una storia che, a dispetto delle sue oltre 900 pagine, si vorrebbe non finisse mai. Ci si trova subito proiettati nel cuore di un mondo insieme sordido e affascinante di cui si possono assaporare le atmosfere, saggiare gli umori e le passioni, percepire le ombre e i luccichii, toccare le sete e i broccati, sentire gli odori e i sapori. In questa capacità di descrivere un’epoca fin nei minimi particolari, e nell’espediente stilistico di coinvolgere in prima persona chi legge, risiede il segreto del grande successo del romanzo. Sia i dettagli che l’affresco generale sono particolarmente apprezzabili per il loro realismo; così come i personaggi di cui Faber, fine conoscitore della storia vittoriana, descrive le azioni ma soprattutto il carattere, le emozioni, i pensieri. I protagonisti principali incarnano ognuno un aspetto fondamentale della società inglese dell’Ottocento. Sugar, vera anima del romanzo, figlia della tenutaria di un bordello e iniziata giovanissima alla prostituzione, rappresenta il punto più basso e sordido della scala della vita, ma anche le aspirazioni e la forza di volontà che consentono di risalirla, gradino dopo gradino, alla ricerca di un riscatto sociale e materiale. La ragazza incontra sulla sua strada William Rackham, rappresentante della ricca borghesia ed espressione dell’uomo padrone che sfoga nel rapporto con l’amante la sua prepotente passione erotica e il suo egoistico desiderio di potere. Sua moglie, Agnes è invece una donna delicata, nelle cui debolezze e fragilità si concretizza la feroce misoginia di una società che relegava le donne ai margini, mentre il fratello, Henry Rackham, vive sulla propria pelle i sensi di colpa del più autentico puritanesimo vittoriano per i pruriti della carne. Nel variegato mosaico non manca infine l’incarnazione delle istanze femministe e di rinnovamento sociale nate in questo preciso ambito storico: si tratta della combattiva Mrs. Fox, vedova refrattaria alla vita mondana che si propone di sottrarre le prostitute allo loro dolorosa esistenza.
La narrazione di Faber, autore olandese cresciuto in Australia ed ora trasferitosi in Scozia, procede a ritmo incalzante, ricamando su questo canovaccio di figure e relazioni un romanzo appassionante che unisce la forza ammaliatrice del passato all’acume dello sguardo contemporaneo e che si distingue per la capacità di raccontare anche gli episodi più morbosi e sensuali in modo esplicito e diretto.

Vi lascio con la sua bibliografia, in ordine di pubblicazione italiana:

- Il petalo cremisi e il bianco (Vittoriano)
- Sotto la pelle (Fantascienza)
- A voce nuda
- Natale in Silver Street (Racconti tratti da Il petalo...)
- I gemelli Fahrenheit (Racconti)
- I centonovantanove gradini (Gotico)
- La pioggia deve cadere (Racconti)
- Il vangelo del fuoco
 
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Angela1993
view post Posted on 22/6/2009, 20:26




Grazie della segnalazione! Ho controllato le trame dei libri che hai scritto e alcuni mi sembrano proprio interessanti. Credo che dovrò provarne qualcuno.
Grazie ancora! :)
 
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Caciola
view post Posted on 22/6/2009, 21:16




Vocedelsilenzio ma sei su Anobii? No perchè se ci sei ti vicinizzo!
:woot: :woot: :woot:
Scherzi a parte Michel Faber scrive benissimo!
Quando ho letto il Petalo era appena uscito (sono un drago con gli esordienti :lol: :lol: :lol: )
Ed è fantastico! L'idea di condurre il lettore con una voce narrante, irriverente e ironica, è sublime...però forse è un romanzo un po' spinto per i giovani lettori minorenni che girano per il forum.
I racconti de I gemelli Fahrenheit li sto finendo, ma devo dire che, per quanto interessantissimi, non mi hanno preso come il Petalo, forse perchè sono intrisi di pessimismo, ma questa è la mia opinione, che nulla toglie al valore dell'opera di Faber.

 
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Vocedelsilenzio
view post Posted on 22/6/2009, 21:33




Certo che sono su aNobii, e preciamente qui: http://www.anobii.com/vocedelsilenzio/books

Guarda, io considero il petalo un capolavoro, sicuramente tra i miei dieci preferiti... adoro i gemelli! e ok, devo ancora leggere tutti i suoi libri, quindi per certi ancora non posso parlare. Però è un grande!
Il vangelo del fuoco, per esempio, parte piuttosto chiaramente prendendo spunto dal codice da Vinci et simila, per fare poi un ritratto dell'influenzabilità della gente e allo stesso tempo della forza delle credenze delle persone... lettura minore rispetto al petalo o a sotto la pelle, ma davvero intelligente...
Aspetto il tuo vicinizzaggio! :D

p.s. forse hai ragione sullo spinto... eheh, mi scordo dell'età.
 
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view post Posted on 10/6/2016, 06:23
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Nano

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